Glossario di Fotografia Analogica

Molte Parole, Una sola Passione

La storia della fotografia analogica è un viaggio iniziato centinaia di anni fa, ma pare appena incominciato.

Alcune parole sono diventate da linguaggio tecnico ad uso comune: Tempi di esposizione, o diaframmi, per fare un’esempio. Ma qualcun altro arriva all’improvviso e vogliamo saperne di più.

Per questo motivo è nata questa pagina, un Glossario dei termini della Fotografia Analogica pensato per dare risposte veloci, ma anche per indirizzare ad articoli più approfonditi.

Se sei agli inizi di questo viaggio nella fotografia analogica, puoi anche fare un’abbuffata di termini qua sotto andando in ordine alfabetico, ma attenzione ai giramenti di testa :-)

Non ci saranno tutti, ovviamente, ma se ti serve conoscere un termine e non lo trovi qua sotto, scrivimi una mail e sarò felice di risponderti e di aggiornare questa pagina.

Indice in Ordine Alfabetico:

Acid Free

Materiale privo di acidi, utilizzato per la conservazione a lungo termine di fotografie e negativi. Previene l'ingiallimento e il deterioramento dovuto all'acidità presente nella carta o nei contenitori standard. Importantissimo per contenere i negativi.

Alogenuri d'Argento

Cristalli fotosensibili presenti nell'emulsione delle pellicole e delle carte fotografiche. Sono il Cuore della Fotografia Analogica. Reagiscono alla luce formando l'immagine latente che viene rivelata durante lo sviluppo chimico.

Agitazione Continua

Metodo di agitazione utilizzato durante lo sviluppo della pellicola per garantire un trattamento uniforme, soprattutto all’inizio del processo. Consiste nel muovere continuamente la tank in modo circolare o ondulatorio.

Agitazione Ilford

Tecnica di agitazione alternata per lo sviluppo della pellicola consigliata da Ilford: Agitazione iniziale per i primi 30 secondi, successivamente, 4 capovolgimenti completi (10 secondi di agitazione) ogni minuto. Aiuta a mantenere un contrasto costante ed evitare macchie. E’ considerato lo standard nella tecnica di sviluppo manuale.

Bacinelle

Contenitori utilizzati in camera oscura per contenere le chimiche di sviluppo, arresto e fissaggio durante il trattamento delle stampe fotografiche. Devono essere di materiale resistente agli agenti chimici, ne esistono di differenti grandezze. Scopri tutti gli strumenti per stampare.

Camera Oscura

Lo spazio dedicato alla stampa analogica per eccellenza, dove la luce è controllata (luce rossa inattinica) per evitare di esporre accidentalmente la carta fotosensibile. Include una zona asciutta per l’esposizione delle carte e una zona bagnata per lo sviluppo delle stampe. Vai alla sezione dedicata.

Carte Multigrade

Carte fotosensibili utilizzate nella stampa analogica che permettono di regolare il contrasto attraverso l’uso di filtri di contrasto. A differenza delle carte a contrasto fisso, usate fino agli anni ottanta, le carte multigrade offrono una flessibilità creativa maggiore poiché un’unica carta può produrre diversi gradi di contrasto, da morbido (grado basso contrasto) a duro (grado alto contrasto).

Carte RC (Resin Coated)

Le carte da stampa analogica RC, che significa Resin Coated, sono carte rivestite, da entrambi i lati con una speciale pellicola plastica. Queste carte sono facili da lavare e sviluppare, e sono perfette per chi inizia a stampare. Prodotte dai maggiori produttori di materiale fotografico, queste carte sono multigrade, utilizzabili quindi con tutti i filtri di contrasto per camera oscura. Scopri di più sulle carte RC.

Carte FB (Fiber base)

Carte fotosensibili per la stampa analogica con base in fibra di cotone o polpa di legno, note per la loro eccezionale qualità di stampa e durata nel tempo. Offrono una gamma tonale ricca, neri profondi e una texture elegante. A differenza delle Carte RC (Resin Coated), richiedono tempi di lavaggio e asciugatura più lunghi, oltre a una maggiore cura nel trattamento per evitare deformazioni. Sono preferite da stampatori professionisti e artisti per la loro resa estetica e longevità archivistica. Scopri di più sulle tipologie e usi delle carte da stampa FB.

Cavo di Scatto

Accessorio collegato alla fotocamera per azionare l'otturatore senza toccarla, prevenendo vibrazioni e sfocature. Essenziale per lunghe esposizioni e fotografie su treppiede. Di solito è un cavo inserito in una guaina con la parte finale a forma di vite per essere avvitato al pulsante di scatto delle fotocamere analogiche. Esiste anche elettronico, per esempio per le Nikon F5 o F6.

Diaframma

Apertura regolabile nell'obiettivo che controlla la quantità di luce che raggiunge la pellicola.

Si misura in "f-stop" (es. f/2.8, f/8) e influenza la profondità di campo e l'esposizione. Più il numero è basso maggiore sarà l’apertura (e la sfocatura prima e dopo il fuoco), più il numero è alto e più sarà chiuso, aumentando l’area nitida dell’immagine, sia prima che dopo il punto di messa a fuoco dell’obiettivo.

Esposimetro

Strumento che misura la luce per determinare l'esposizione corretta (combinazione di tempo di scatto, diaframma e ISO). Può essere incorporato nella fotocamera o esterno per misurazioni più precise. L’esposimetro misura sempre il grado medio della zona selezionata, ed è quindi un punto di partenza per esporre. Scopri di più sul suo utilizzo e funzionalità.

Filtri di Contrasto

Filtro usato in camera oscura per controllare il contrasto delle stampe su carte multigrade. Numerati da 00 a 5, influenzano la resa tonale dell’immagine finale. Scopri di più sui Filtri di Contrasto.

Fissaggio

Chimica utilizzata dopo lo sviluppo e lo stop per rendere permanente l'immagine su pellicola o carta. Rimuove di fatto i sali d'argento non esposti, stabilizzando l'immagine e rendendola insensibile alla luce. Oggi sono disponibili varianti Ecologiche, come la linea Bellini Eco Fix.

Focometro

Il Focometro è uno strumento utilizzato in camera oscura per mettere a fuoco il negativo sotto l’ingranditore, garantendo una proiezione nitida dell’immagine sulla carta fotosensibile.

Esistono diversi tipi di focometri, ma tutti seguono lo stesso principio: una lente regolabile, adattabile alle proprie diottrie, è diretta verso uno specchio che, grazie a un’inclinazione fissa o mobile, riflette l’immagine proiettata dall’obiettivo dell’ingranditore. Questo meccanismo permette di osservare la grana del negativo in modo estremamente preciso, assicurando una messa a fuoco perfetta prima dell’esposizione sulla carta.

Grigio Medio

Tono neutro utilizzato come riferimento per l'esposizione, corrispondente al 18% di riflettanza della luce. Gli esposimetri sono tarati su questo valore per calcolare correttamente l'esposizione. Scopri l’incredibile storia dietro questa invenzione e come usarla al meglio.

ISO

ISO è un acronimo che deriva da International Organization for Standardization, l'ente che ha standardizzato la scala di sensibilità alla luce delle pellicole fotografiche.

Nella fotografia analogica, ISO indica la sensibilità della pellicola alla luce e determina quanto velocemente reagisce alla luce durante l'esposizione.

Gli ISO sono direttamente collegati agli Alogenuri d’Argento: più questi sono fini e più gli ISO saranno bassi, più sono grandi, e più gli ISO saranno alti per catturare più luce possibile.

ISO bassi (50-100) indicano una pellicola a bassa sensibilità, cioè in grado di catturare meno luce in rapporto al tempo di esposizione (ideale per scene diurne ben illuminate); ISO alti (400-800) indicano una pellicola ad alta sensibilità, quindi in grado di essere esposta a molta meno luce in rapporto al tempo di esposizione (ideale per scene notturne, concerti ecc…)

Loupe

Il Loupe è una lente d'ingrandimento utilizzata per esaminare in dettaglio i negativi fotografici, posti sopra un Tavolo Luminoso, prima della stampa. Aiuta a valutare la nitidezza, la grana e la presenza di dettagli del negativo, consentendo di scegliere il fotogramma migliore da stampare.

Esistono Loupe di diversi ingrandimenti (es. 4x, 8x, 10x), solitamente con una base trasparente per garantire un'illuminazione uniforme del negativo. Alcuni modelli sono dotati di lenti asferiche per una visione priva di distorsioni e una maggiore nitidezza lungo tutto il campo visivo.

Lastre Fotografiche

Supporti fotografici rigidi (vetro o metallo) rivestiti con un'emulsione fotosensibile. Utilizzate storicamente prima delle pellicole flessibili, oggi vengono impiegate per progetti artistici e processi alternativi. Leggi l’articolo su Vittorio Sella e le sue meravigliose imprese fotografiche.

Lavaggio

Fase finale del processo di stampa o sviluppo in cui le pellicole o le stampe vengono immerse in acqua per rimuovere i residui chimici. Un lavaggio accurato previene il deterioramento dell'immagine nel tempo.

Leva di Caricamento

Meccanismo presente nelle fotocamere analogiche per avanzare la pellicola dopo uno scatto, preparando il fotogramma successivo. Regola numero uno: se non si muove, non forzare! Vai in uno stanzino a prova di luce o in una camera oscura o in una Changing Bag e apri il retro della camera per togliere la pellicola, poi, una volta in luce capisci cosa è successo.

Marginatore

Strumento utilizzato in camera oscura per delimitare i margini delle stampe, mantenendo la carta perfettamente piatta e allineata durante l’esposizione. Esistono modelli a due lame, i più comuni, e a quattro lame, più costosi e versatili. Se sei agli inizi va benissimo un marginatore a due lame.

Matrix

Modalità avanzata di misurazione dell'esposizione che divide il fotogramma in più aree, analizzandole per calcolare un'esposizione bilanciata. Adatta a scene complesse o illuminate in modo irregolare.

Medio Formato

Tipo di pellicola più grande del 35mm, solitamente 120 o 220. Offre una qualità dell'immagine superiore, maggior dettaglio e sfocature più morbide (bokeh), usata in fotografia di moda e paesaggi.

Otturatore

Meccanismo della fotocamera che controlla per quanto tempo la luce colpisce la pellicola. Si apre e si chiude rapidamente per regolare l'esposizione.

Pellicola Lenta

Pellicola a bassa sensibilità (ISO 100 o inferiore) che richiede molta luce, ideale per scatti in pieno giorno o esposizioni lunghe. Produce immagini più nitide e con meno grana. Possiede Alogenuri d’argento a grana finissima.

Pellicola Veloce

Pellicola ad alta sensibilità (ISO 800 o superiore) adatta a condizioni di scarsa illuminazione o soggetti in rapido movimento. Possiede Alogenuri d’argento a grana più grossa rispetto a una pellicola lenta.

Pergamina

Materiale semi-trasparente e privo di acidi usato per conservare i negativi. Protegge dalla polvere e dai graffi, evitando il deterioramento nel tempo. A differenza delle custodie per negativi trasparenti di plastica, questo materiale è opaco e non consente la visione del negativo direttamente nel supporto.

Piccolo Formato

Riferito al formato 35mm, il più comune nella fotografia analogica. Compatto e versatile, offre una buona qualità dell'immagine ed è utilizzato per reportage e street photography. Scopri tutti i formati fotografici.

Portanegativi

Accessorio utilizzato negli ingranditori per tenere il negativo in posizione durante l’esposizione sulla carta fotosensibile. Garantisce un allineamento preciso e una messa a fuoco uniforme. Ci sono con mascherine di varia grandezza e formati, anche con un vetro apposito per garantire la planarietà del negativo.

Provino a Scalare

Metodo di prova in camera oscura per trovare il tempo di esposizione ideale. Consiste nell’esporre la carta a intervalli crescenti per valutare diverse densità e contrasti.

Telaio di Asciugatura Stampe

Struttura utilizzata per appoggiare ad asciugare negativi e stampe, evitando il contatto con superfici che potrebbero danneggiarle o lasciare segni. Ci sono di diversa grandezza, si possono anche auto-costruire. Scopri come.

Telemetro

Sistema di messa a fuoco usato nelle fotocamere a telemetro, in primo luogo di Leica che lo ha inventato, che allinea due immagini nel mirino per ottenere una messa a fuoco precisa. È compatto, silenzioso e molto accurato per distanze medio-lunghe, ma presenta limiti di parallasse e non è adatto a teleobiettivi.

A differenza delle camere che usano il sistema TTL (Through The Lens), cioè le più comuni Reflex, che, attraverso uno specchio, consentono all’oculare del mirino di guardare direttamente attraverso la lente montata sulla fotocamera, il sistema a Telemetro utilizza un complesso sistema di specchi e prismi separati dall'obiettivo.

In una fotocamera a Telemetro, l'immagine non passa attraverso l'obiettivo, ma viene osservata tramite un mirino ottico separato. Questo mirino utilizza due finestre:

  • Una per l'inquadratura generale, posta in corrispondenza del mirino stesso.

  • Una seconda finestra più piccola, che cattura un’immagine leggermente decentrata rispetto alla prima.

Ideale per street photography e reportage.

Tiraggio Pellicola

Il Tiraggio della Pellicola è una tecnica di sviluppo utilizzata nella fotografia analogica per alterare intenzionalmente l’esposizione originale della pellicola, al fine di ottenere specifici effetti estetici o correttivi dell’esposizione.

Questa tecnica va usata in accoppiata con l’esposizione, cioè si utilizza di solito per compensare una sotto o sovra-esposizione in fase di scatto.

Questa tecnica richiede una gestione accurata dei tempi di sviluppo e una buona conoscenza della risposta della pellicola utilizzata, poiché influisce significativamente sulla resa finale dell'immagine. Scopri come tirare o spingere una pellicola.

Rapporto Focale

Chiamato anche “f-stop” o “numero f”, indica l'apertura del diaframma rispetto alla lunghezza focale dell'obiettivo. Determina la quantità di luce che raggiunge la pellicola e influenza la profondità di campo.

Spirale

Accessorio inserito all'interno della tank di sviluppo per avvolgere la pellicola in modo uniforme, garantendo che le chimiche agiscano su tutta la superficie del negativo. Esistono di acciaio e di plastica, come per esempio quelle della Paterson. Scopri tutti i materiali per sviluppare i tuoi negativi.

Spot

Tipologia di misurazione dell'esposizione su un'area molto piccola del fotogramma (1-5%). Permette un controllo preciso dell'esposizione, ideale per scene ad alto contrasto o controluce.

Stop

Chimica utilizzata dopo lo sviluppo per interrompere l'azione del rivelatore, bloccando immediatamente il processo e stabilizzando l’immagine latente. E’ una chimica essenziale per non contaminare il bagno di Fissaggio che viene dopo.

Stampa Argentica

Una stampa alla gelatina d'argento è una stampa realizzata interamente a mano e prende il nome dal materiale di cui è composta l'immagine: l'argento.

Infatti, la carta da stampa analogica è ricoperta da uno strato di minuscoli grani d'argento che, quando vengono esposti alla luce di un proiettore (ingranditore), vengono trasferiti direttamente sulla carta stessa per formare l'immagine.

Successivi processi chimici rivelano poi questa immagine e la trasformano nella stampa vera e propria.

La stampa analogica è quindi un processo autentico, che consiste interamente nel trasferimento analogico della luce, dall'esposizione del negativo all'esposizione sulla carta da stampa;

È quindi proprio il trasferimento, la gestione totalmente manuale della luce e il processo chimico della carta fotosensibile, che costituiscono la differenza sostanziale tra la stampa ai sali d'argento e la stampa digitale.

Tank

Contenitore cilindrico a tenuta di luce utilizzato per sviluppare la pellicola, mantenendo le chimiche al buio durante il trattamento. Esistono diverse grandezze di Tank, sia per una sola spirale 35mm, che per diverse spirali e formati. Il sistema Paterson e Jobo sono tra i più comuni, ma nel mercato americano sono più diffusi i classici sistemi con spirale e cilindro in acciaio. Scopri gli strumenti per sviluppare.

Wet Agent

Additivo per ridurre le macchie d'acqua nell'ultimo lavaggio delle stampe. A meno che non si disponga di un’acqua completamente priva di calcare, è da diluire con acqua distillata.