Stampa Analogica

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5 stupende fotocamere analogiche per iniziare a scattare in pellicola

Introduzione

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La fotografia analogica è un patrimonio di tutti

Richard Avedon durante una sessione di scatto per il suo progetto “In the American West” ph. by Laura Wilson

Di fronte a noi una scatola da scarpe trovata in un cassetto. La apriamo e dentro troviamo le storie dei nostri nonni sotto forma di piccole stampe ingiallite. Sono fotografie analogiche, hanno un fascino unico e… che qualità!
Se vi è capitato di prendere in mano una stampa fatta da un qualsiasi fotografo di paese nei primi del ‘900, scoprirete che una volta la fotografia era una cosa seria, ed era qualcosa di speciale.

Se ci spostiamo più avanti, negli anni ‘50 o ‘60, probabilmente troviamo la più vasta e affascinante raccolta di scatti che non solo hanno fatto la storia delle fotografia contemporanea, ma che hanno indirettamente plasmato la nostra visione fotografica.

Walker Evans

Forse non ce ne rendiamo conto, ma sono i nostri punti di riferimento, e che lo vogliamo o no, da Man Ray ad Ansel Adams, da Robert Capa a Margaret Bourke-White, da Dorothea Lange a Henri Cartier-Bresson, da Irving Penn a Elliott Erwitt, da Diane Arbus a Mary Ellen Mark da Helmut Newton a Richard Avedon, da Garry Winogrand a Sebastião Salgado e a Steve McCurry tutti questi fotografi hanno, con le loro fotocamere a pellicola, tramandato di generazione in generazione, le innovazioni e gli stili fotografici che hanno raccontato il mondo negli ultimi 100 anni!

Garry Winogrand, woman

Le loro fotografie, le loro stampe spesso in bianco e nero create con maestria, hanno creato direttamente o indirettamente la nostra idea di fotografia.

Le abbiamo viste sui giornali, sulle prime pagine delle riviste, e nonostante il sottofondo che sempre di più ha invaso di immagini le nostre vite, quando parliamo di arte e di vera fotografia non possiamo che ritrovare in questi Maestri i nostri punti di riferimento (qua un articolo sui 10 libri di fotografia analogica più importanti di sempre)

La Rinascita della Fotografia Analogica

Vivian Mayer

Siamo ormai talmente abituati a guardare schermi di computer, di cellulari, di macchine fotografiche digitali e di televisioni che le immagini attraverso questi mezzi, per un occhio attento, ci sembrano davvero tutte uguali. Pensate che, nel solo 2023 sono state scattate 1,81 trilioni di foto, con un trend, dal 2017 davvero impressionante.

Forse è per questo che in molti si stanno riavvicinando alla fotografia analogica, come fossero alla disperata ricerca di un motivo per continuare a fotografare, dato che questa pratica è stata negli ultimi anni sempre più fagocitata dalla rincorsa dei megapixel, demandando completamente l’esperienza di scatto e il processo delle immagini al mondo automatizzato del digitale.

Qualunque sia il motivo, certamente la voglia di rallentare, di semplificare e di godere della magia di una fotografia creata davvero con la luce, stanno portando sempre più persone a riscoprire che la fotografia analogica è molto di più di una moda “vintage”, ed è soprattutto legato al “fare esperienza” della fotografia. Scattare in analogico significa creare qualcosa di unico, di imperfetto e di meravigliosamente personale.

Ma da dove incominciare?

Tipi di fotocamere a pellicola: Qual è quella giusta per me?

Se stai muovendo i tuoi primi passi nel mondo della fotografia analogica, forse vorrai sapere quali tipologie di fotocamere esistono, come si dividono? che tipo di pellicola usano? e molte altre domande.

In questo articolo scopriremo anche cosa significano alcune sigle che ti ritroverai sicuramente a leggere.

Una delle più importanti è la sigla SLR. Cosa significa? SLR sta per Single Lens Reflex, cioè una macchina fotografica reflex che monta una singola lente frontale sia per inquadrare che per scattare (cioè esporre la pellicola) e non due, come per esempio le famose Rolleiflex, dette infatti Dual Lens.

I formati della fotografia analogica

Se vuoi approfondire questo aspetto ti rimando ad un articolo che parla proprio dei Formati della Fotografia Analogica. In questo articolo scoprirai le tipologie di fotocamere divise per formato.

Di seguito ecco un riassunto dei principali formati delle fotocamere analogiche:

Leica M6

  • 35mm - Il Piccolo Formato - Questo è il formato standard di tutte le macchine fotografiche del mondo (digitali comprese). E’ il formato full frame di riferimento, cioè quello che utilizza i rullini da 24/36 pose, con una superficie di esposizione di 24x36 mm.

    Questo formato, detto anche “formato Leica” è il formato più comune al mondo, e con questo formato sono state realizzate le più importanti e iconiche fotografie del foto-giornalismo e della moda degli ultimi 100 anni.

    Questo è Il formato prediletto da Henri Cartier-Bresson, Elliott Erwitt, Peter Lindbergh e Steve McCurry, tanto per citarne alcuni. E’ il formato delle Leica M, delle Nikon FM, Canon F-1, delle Pentax Spotmatic e di tutte le macchine compatte punta e scatta giapponesi.

Una Pentax 67

  • 6x6 (e 6x7) - Il Medio Formato - Questo è il formato “professionale” dei fotografi di moda e di paesaggio. O meglio, è un formato che porta con é maggiore definizione, in quanto misura circa il doppio del Full Frame (35mm) e ha quindi una maggiore area di esposizione e di risoluzione.

  • Le pellicole medio formato ( o 120mm) sono pellicole molto diverse dalle 35mm, possono contenere solamente 10 o 12 fotogrammi per rullo al posto del 24/36.

    Le fotocamere medio formato costano decisamente di più delle 35mm e sono generalmente più complesse, forse non la scelta ideale per chi inizia da zero.

    Questo è il formato prediletto da Diane Arbus, da Richard Avedon, Irving Penn e tanti fotografi che hanno fatto del formato quadrato (il 6x6) un vero e proprio stile. Tra le fotocamere di questa categoria troviamo la Rolleiflex, la Pentax 67, la Hasselblad 500c.

Fotocamere Reflex o a Telemetro

Tutte le macchine fotografiche analogiche fanno parte di due sole famiglie: Le fotocamere Reflex e quelle a Telemetro.

Queste differenze indicano due differenti modi che il fotografo ha per vedere la scena attraverso l’oculare della macchina fotografica.

Il sistema a Telemetro

Schema del sistema a telemetro

La prima macchina fotografica 35mm della storia fu inventata da Oskar Barnack nel 1913 ed era la prima Leica della storia, cioè una macchina fotografica a telemetro.

Immaginiamo le macchine a telemetro come fossero divise in due. Da una parte abbiamo la lente frontale, cioè l’obiettivo, e da un altra l’oculare di visione.

Queste due parti vivono due realtà “parallele”, cioè quello che vediamo noi non è quello che “vede” la pellicola. Quando guardiamo nell’oculare di una Leica, per esempio, un complesso sistema di micro specchi, fa sì che quello che vediamo noi, è identico a quello che “vede la pellicola” dietro l’obiettivo.

Questo sistema ha il vantaggio che la visione della scena attraverso l’oculare non passi attraverso l’obiettivo, e che sia quindi sempre uguale, luminosa e definita.

Un altro vantaggio è legato ai tempi di scatto e all’assenza di vibrazioni dell’otturatore: E’ possibile scattare con tempi molto lunghi a mano libera, in quanto l’otturatore non è influenzato dalle vibrazioni di uno specchio (vedi sotto).

Di contro, il sistema a telemetro ha dei limiti nella gestione delle lunghe focali e di parallasse, cioè di quelle circostanze in cui, per fare un esempio, dobbiamo fotografare attraverso degli oggetti interposti fra noi e il soggetto e con focali molto corte, essendo questo sistema non sempre preciso nel gestire questi oggetti nello spazio.

Il sistema Reflex

Il sistema Reflex è il sistema adottato dalla maggioranza dei produttori di fotocamere.

A differenza del sistema a telemetro, le fotocamere reflex utilizzano un pentaprisma e uno specchio posto tra l’obiettivo e l’oculare.

Una volta che premiamo l’otturatore, lo specchio si alza, lasciando che l’inquadratura passi attraverso l’obiettivo e arrivi alla pellicola.

Una volta passato il tempo di scatto, questo tornerà in posizione, consentendoci di vedere direttamente attraverso l’obiettivo (grazie al pentaprisma e allo specchio).

I vantaggi di questo sistema sono certamente la maggiore semplicità costruttiva e la certezza che quello che vediamo sarà esattamente quello che sarà esposto sulla pellicola, ma ci sono anche diversi contro:

  • Le vibrazioni: ogni volta che lo specchio si alza provoca delle micro o macro vibrazioni, a seconda della sua grandezza e precisione di costruzione. Questo fattore diminuisce la capacità di scattare a mano libera con tempi molto bassi.

  • La visione è spesso più scura di un telemetro

Ps. Il termine Reflex è di fatto un abbreviativo del termine SLR visto precedentemente.

Cosa significa scattare in analogico?

Il primo punto nella scelta di una macchina fotografica a pellicola è senza dubbio legato alla nostra voglia di imparare.

E la prima cosa bella della fotografia analogica è imparare a conoscere la cosa più importante: la luce.

Non c’è miglior mezzo al mondo di una pellicola fotografica in bianco e nero e della nostra capacità di interpretare la luce, le ombre e lo spazio che abbiamo davanti, e per farlo ci bastano due semplici controlli: Il Diaframma e i Tempi di Scatto.

Imparando a dosare la luce che entra nell’otturatore, impareremo a controllare l’esposizione e poi il fuoco sul soggetto e sullo sfondo.

Non preoccupatevi, sono concetti semplici che tutti, fin dal primo rullino, possono imparare, così da poter dare senso alla scelta stessa di scattare in analogico: esprimere se stessi in una maniera unica.

Se invece vogliamo solamente scattare delle fotografie senza voler sapere nulla di esposizione o di diaframmi, cioè vogliamo che sia la macchina fotografica a scegliere tutto per noi (o quasi) teniamone conto, perché è quasi arrivato il momento di scegliere la fotocamera a pellicola giusta per noi.

La scelta dell’obiettivo fotografico

Abbiamo visto i formati e le tipologie di macchine fotografiche analogiche, ma non possiamo non parlare dell’aspetto forse più influente durante la scelta di una macchina fotografica: Gli Obiettivi.

Se ci pensiamo, una macchina fotografica altro non è se non una scatola con un foro da una parte, e una pellicola dall’altro (Infatti, la sintesi della fotografia analogica si chiama Macchina Fotografica Stenopeica (cioè con un foro), ed è un altro modo meraviglioso di fotografare, ma questa è un’altra storia).

Dicevamo delle lenti. La qualità tecnica dei nostri scatti è senza ombra di dubbio dovuta ad un solo fattore: Le nostre lenti.

Sono i nostri obiettivi i protagonisti indiscussi di noi fotografi, e lo sono sempre stati.

Da essi dipende la qualità, la precisione, l’aberrazione cromatica, le sfumature, i dettagli, la profondità di campo, l’effetto bokeh (la qualità dello sfocato) e la risoluzione.

Fatta questa doverosa premessa, direi che siamo pronti per partire con il nostro personalissimo elenco delle 5 macchine fotografiche per chi vuole iniziare a scattare in pellicola oggi.

5 stupende fotocamere analogiche per iniziare a scattare in pellicola

Olympus OM2

L’Olympus OM2 è una fotocamera a pellicola uscita sul mercato da Olympus nel 1975.

È parte della celebrata serie Olympus OM, che si sono distinte per la loro portabilità, qualità costruttiva e praticità d’uso.

  1. Design: Il corpo della OM-10 si fa notare subito perché è molto compatto, più piccolo e leggero delle normali fotocamere 35mm. Una novità e una prerogativa della serie OM che, grazie al genio del suo costruttore Yoshihisa Maitani (che all’università già aveva depositato quattro brevetti e che possedeva una Leica come punto di riferimento) ha contribuito a rendere popolare questa serie.

  2. Modalità di scatto: Posa B + da 1 secondo a 1/1000 di secondo.

    La OM2 è una macchina completamente a controllo manuale dei tempi e dei diaframmi, ma ha anche la possibilità di passare in un attimo alla modalità Priorità di Diaframmi (cioè impostando il solo diaframma la macchina ricava il relativo tempo di scatto per noi).

    Ha inoltre una comodissima funzione di compensazione dell’esposizione e di controllo della batteria.

  3. Esposimetro: E’ presente un esposimetro interno molto preciso. Come si vede dall’immagine sopra, con un sistema di gestione dell’esposizione anch’esso ispirato alla Leica.

  4. Sistema di obiettivi: La serie di obiettivi della linea Olympus vantano una grandissima qualità costruttiva delle lenti, con ghiere morbide e precise oltre ad essere anch’essi costruiti con la filosofia legata alla leggerezza e alla compattezza delle linee Om, per cui qualcosa di unico nel panorama delle lenti di quegli anni, spesso pesanti e ingombranti.

  5. Mirino: La OM2n ha un ottimo mirino spezzato, cioè con un cerchio in mezzo diviso in due in diagonale. Accoppiato alla sue lenti è uno dei sistemi più veloci e comodi di messa a fuoco.

  6. Flash: La fotocamera supporta il Flash TTL

  7. Considerazioni finali: Questa è una fantastica macchina fotografica a pellicola. Richiede un minimo di studio del suo funzionamento, ma è una camera piuttosto basilare e adatta a tutti.

    Troverai diversi modelli della serie OM, ognuno di essi ha delle sottili differenze, alcune (come la popolare OM-10 hanno solamente la modalità a Priorità di Diaframma) altre non supportano il Flash. Scorpri la tua preferita, sapendo che la costruzione e i componenti di questa serie sono ancora oggi validissimi compagni di viaggio.

Nikon F2

Il seguito della Nikon F, la F2 è una macchina che ha fatto la storia della fotografia e del fotogiornalismo, parliamo infatti di una delle fotocamere più iconiche presenti sul mercato.

E’ una macchina completamente manuale, meccanica, solida e con un design strepitoso, che permetteva di rimuovere il mirino, consentendo di scattare fotografie anche dall’alto. Ma non solo.

L’evoluzione di questa serie di fotocamere sarà continua, dalla F fino ad arrivare alla Nikon F5, il mito delle fotocamere SLR professionali degli anni ‘90.

  1. Design: Il design di questa macchina parla da solo. Cromato o nero, questo corpo macchina è fatto per durare e per il piacere di essere usato. E’ una camera tutta da scoprire, con piccoli accorgimenti e proprietà tecniche uniche.

  2. Modalità di scatto: Posa B e da 1 a 10 secondi di autoscatto. Da fino a 1/2000 di secondo. Totalmente manuale.

  3. Esposimetro: Guardando all’interno del mirino troviamo un esposimetro galvanico (ad ago) che ci indica i tempi e i diaframmi impostati.

  4. Sistema di obiettivi: Nikon produsse e produce obiettivi di alto livello, per fotografie impeccabili.

  5. Flash : Supporta il flash a 1/80 esimo di secondo, più l’attacco syncro flash.

  6. Considerazioni finali: Abbiamo inserito questa macchina fotografica perché oggi la si può trovare in buone condizioni anche intorno alle 500 euro, e se sei alla ricerca di una macchina fotografica “seria”, allora non puoi che valutare l’acquisto di una Nikon serie F.

    Attenzione, questa non è una punta e scatta, ma una macchina per un fotografo amatore già evoluto, che è disposto ad innamorarsi di un oggetto straordinario che crediamo, potrà accompagnarlo per tutta la vita.

Pentax K1000

La Pentax fu da sempre una compagnia legata alle innovazioni. Fu infatti con la Pentax Spotmatic che il mondo scoprì il pentaprisma e di fatto la nascita delle macchine fotografiche SLR!

La Pentax K1000 è una fotocamera analogica completamente meccanica, cioè non necessita di batterie per funzionare.

  1. Design: E’ una macchina solida e ben fatta, che riprende il design della Spotmatic.

  2. Modalità di scatto: Posa B e da 1 secondo fino a 1/1000 di secondo. Non dispone di programmi automatici o semi automatici, per cui sarai tu a gestire i tempi e i diaframmi manualmente.

  3. Esposimetro: Guardando all’interno del mirino vedremo un ago sulla destra. Questo sistema è molto intuitivo e consente di visualizzare in maniera molto efficace le sotto o le sovra-esposizioni, aiutando il fotografo ad imparare e rendere il processo di esposizione qualcosa di intuitivo e istruttivo.

  4. Sistema di obiettivi: Pentax è sempre stata una garanzia di qualità costruttiva. I suoi obiettivi sono infatti considerati degli ottimi obiettivi.

  5. Flash : Supporta il flash a 1/60 esimo di secondo. Ha anche un attacco nella parte frontale per collegarsi con i cavi di sincronizzazione.

  6. Considerazioni finali: Se cerchi una macchina fotografica per imparare, questa è la tua macchina fotografica. E Pentax è un marchio di qualità nel mondo della fotografia.

    E’ forse la macchina fotografica più economica in questa lista, ma è una fotocamere a pellicola che è una garanzia per chi vuole affacciarsi al mondo della fotografia analogica.

Canon A-1

La Canon A-1 è una macchina SRL completamente elettronica, cioè funziona solamente con una batteria (facilmente reperibile e di lunga durata), ma può essere impostata anche in modalità completamente manuale e con ben 4 modalità di scatto!

Ecco le sue caratteristiche principali che l’hanno resa così famosa:

  1. Design: Come le precedenti fotocamere, anche questa Canon è ben fatta, la scocca in metallo restituisce una sensazione di solidità e durevolezza, anche se alcune parti sono in plastica.

    In questa macchina ci sono inoltre diverse idee interessanti, come per esempio la chiusura dell’oculare per le foto notturne, dei tasti di blocco esposizione e uno per correggere velocemente gli scatti in controluce e il pulsante per visualizzare la profondità di campo.

    Ma dietro la corazza tiene un cuore tecnologico.

  2. Modalità di scatto Posa B + da 2 secondi a 1/1000 di secondo. Più modalità autoscatto (2 secondi o 10 secondi).

    Ha 4 modi per funzionare: Program - In questa modalità, impostando la ghiera dei diaframmi su A, scatterà completamente in automatico. Cioè farà tutto lei.

    A priorità dei tempi - Spostando la ghiera dei tempi da program su un valore di tempo arbitrario, scatterà scegliendo il diaframma corretto per quel tempo.

    A priorità dei diaframmi - Impostando i diaframmi la macchina troverà il tempo corretto.

    Completamente manuale - In questa modalità imposteremo tempi e diaframmi a nostro piacimento.

  3. Esposimetro: Guardando all’interno del mirino vedremo un sistema dettagliato e a led che ci consiglia i tempi o i diaframmi da impostare per ottenere una corretta esposizione. Non luminosissimo, ma accettabile.

  4. Sistema di obiettivi: Qualsiasi obiettivo Canon Fd, vecchi e nuovi, ottime lenti, come il 50mm 1.4 o il 28mm, solo per citarne alcuni.

    In sostanza moltissimi obiettivi prodotti di buona e ottima qualità costruttiva per un corredo a 360 gradi.

  5. Flash : Supporta il flash a 1/60 esimo di secondo, oltre l’attacco Ha anche un attacco nella parte frontale per collegarsi con i cavi di sincronizzazione.

  6. Considerazioni finali: Questa è una macchina fotografica abbastanza evoluta, nonostante la sua età. E’ nata infatti negli anni del boom dell’elettronica ed è quindi un po’ una fotocamera ibrida, cioè elettronica ma anche manuale. Se ti piace potere avere una camera versatile questa può essere un buon punto di partenza.

Rollei 35

Se c’è un’altra macchina fotografica che può far battere il cuore, questa è la piccola grande Rollei 35.

Ne abbiamo raccontato la storia e le caratteristiche in questo articolo, e non poteva mancare nella nostra selezione.

  1. Design: la meraviglia delle macchine fotografiche analogiche è che quello che si doveva risolvere non poteva essere inserito in qualche chip, ma ogni componente era meccanica e ogni parte doveva dialogare un altra.

    In questa camera tutto è nuovo, a volte bizzarro, ma sicuramente geniale, a partire dall’obiettivo retrattile fino al caricamento del rullino 35mm al contrario.

  2. Modalità di scatto Posa B + da 2/10 di secondo a 1/500 di secondo.

    Le due ghiere centrali comandano i tempi e i diaframmi, da impostare completamente a mano.

  3. Esposimetro: Guardando all’interno del mirino vedremo un sistema dettagliato e a led che ci consiglia i tempi o i diaframmi da impostare per ottenere una corretta esposizione. Non luminosissimo, ma accettabile.

  4. Sistema di obiettivi: La piccola Rollei 35 possiede uno strepitoso obiettivo Zeiss Tessar 40mm f/3.5 a quattro lenti non intercambiabile.

    Un’altra unicità made in Rollei.

  5. Flash : Supporta il flash nel fondo della fotocamera! Un modo per ottimizzare lo spazio e sicuramente per non passare inosservati.

  6. Considerazioni finali: La Rollei 35 è una fotocamera piccolissima, geniale e particolare in tutto. Era la fotocamera prediletta della Regina Elisabetta (che ne ricevette anche una tutta placcata d’oro), ma a parte questo, rimane una fotocamera unica e di qualità.

    Non ha la messa a fuoco reale ma per stima, cioè si fa guardando i cm segnati sull’obiettivo. E’ una cosa impossibile? Direi di no, anzi, è un ottimo modo per imparare ad usare una macchina fotografica analogica.

E per finire…

Il mondo della fotografia a pellicola è vastissimo, ma abbiamo scelto cinque fotocamere che portano con sé storia, innovazione e qualità costruttive solide.

Non abbiamo parlato delle medio formato, ma per chi volesse affacciarsi a questo mondo ecco alcune macchine fotografiche entry level (entro i 600 euro) da considerare:

  1. Zenza Bronica ETRS

  2. Pentax 67

  3. Rolleiflex Biottica 6x6 Carl Zeiss Tessar 75mm f:3,5

Dove acquistare la tua fotocamera a pellicola

Nella giungla di offerte e siti di vendita on-line non è semplice sentirsi sicuri durante un acquisto così importante.

Per questo di seguito trovi un elenco dei negozi di fotografia analogica che vendono fotocamere analogiche in garanzia.

Rivenditori di fotocamere analogiche consigliati

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