Controllo delle chimiche in camera oscura: Lo Stop
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Lo stop è qui per un motivo
In questo articolo scopriremo perché è importante usare la chimica di stop al posto dell’acqua e vedremo come controllare che il nostro bagno di stop sia sempre perfetto.
Mi è capitato diverse volte di sentire fotografi che, al posto di preparare lo stop con la chimica appropriata, usavano l’acqua.
Forse l’idea di base è quella del risparmio, ma questa pratica non è affatto consigliabile, e per capirlo vorrei iniziare riassumendo come funziona lo sviluppo.
Quando sviluppiamo una pellicola, ma anche quando stiamo sviluppando una carta da stampa, l’azione dello chimica di sviluppo, che è alcalina, agisce partendo prima dalle ombre ed estendendosi poi alle luci.
Questa azione agisce in maniera graduale, e l’unico modo per arrestarla in tempo è immergerla in una sostanza acida, cioè il bagno di arresto, o Stop.
Ma alcuni di voi potrebbero giustamente chiedere “perché è così importante arrestare immediatamente l’azione dello sviluppo?”
I motivi principali sono due:
Mai portare tracce di sviluppo nel bagno di fissaggio:
Lo sviluppo non deve in nessun modo entrare in contatto con il fissaggio. Se questo capita, quindi se la fase di stop è stata eseguita con un risciacquo a base di acqua, i residui di sviluppo imprigionati nella carta o nel negativo, renderebbero il fissaggio non omogeneo, macchiandola, rendendo i bianchi della nostra stampa “fangosi” e rovinando così in maniera indelebile le nostre stampe.
Non prolungare l’azione di sviluppo oltre il tempo prefissato:
Quando sviluppiamo, dobbiamo essere consistenti, cioè trovare e usare i nostri tempi sempre in maniera perfetta. Soprattutto se stiamo usando tempi di sviluppo sotto i 4 minuti (cosa che sconsiglio sempre vivamente) ogni 10 secondi in più o in meno avranno un effetto sull’intero sviluppo, rendendo poco sicuro il vostro lavoro.
Fatta questa premessa come facciamo a sapere quando l’azione del nostro stop inizia a rallentare? Quando dobbiamo cambiare effettivamente la soluzione chimica con una nuova?
Stop, come controllare quando va cambiato
Per controllare se il nostro Stop è in salute oppure no è possibile acquistare, per pochi euro, delle strip usa e getta per il controllo dell’acidità.
Ecco come funziona:
Immergiamo qualche centimetro di una striscia reattiva nello stop che vogliamo controllare.
A seconda del colore, confrontiamo lo stesso con le indicazioni presenti all’interno della confezione.
I numeri vanno da 1 a 14, e 7 è il riferimento intermedio, cioè il numero che indica un’acidità neutra, troppo bassa per quello che ci serve.
Più l’indicatore si sposta verso sinistra, cioè 6-5-4-3-2-1 e maggiore sarà l’acidità, quindi la freschezza, del nostro Bagno di Arresto.
Nell’immagine sotto, ho confrontato uno Stop piuttosto nuovo, con una parte nuova.
Confrontando il colore della striscia immersa nello stop Vecchio, il colore corrispondente è un 4. Questo significa che questo stop va benissimo e possiamo usarlo ancora per molti fogli di carta (o pellicole).
Il nuovo stop ha un’acidità pari a 3, quindi, per la mia chimica (Bellini STOP) questo indicatore mi dice che ho una chimica nuova, il che corrisponde al vero.
Conclusioni
Una pratica che possiamo adottare quindi in camera oscura è quella di controllare, ogni volta che iniziamo una sessione di stampa, se il nostro stop è ancora in buone condizioni!
E come fare per controllare il bagno di Sviluppo e di Fissaggio? Ne parleremo nei prossimi articoli.